Mario Artali: economia, politica, cultura.
Il progetto prende avvio dall’acquisizione, perfezionata nel corso del 2024, del fondo archivistico relativo alla vita di Mario Artali, fondatore e storico presidente di Fondazione Aldo Aniasi. Per questo si deve ringraziare la lungimiranza della famiglia Artali, della moglie Bruna Borri e dei figli Federica e Marco. Nella sua lunga carriera politica, sempre aderente ai principi del socialismo riformista, Mario Artali è stato deputato, uomo politico e dirigente di imprese pubbliche. Proprio l’ingente parte dell’archivio riferita al suo ruolo come Manager di Stato si presenta come tra le più interessanti per l’avvio di studi e ricerche. Il fondo archivistico ha nel suo complesso una dimensione di circa 15 metri lineari con migliaia di documenti raccolti durante la vita di un uomo che fu protagonista dell’esperienza politica ed economica dell’Italia dagli anni Sessanta al nuovo millennio. Il progetto prevede la raccolta di ricordi e testimonianze di persone, amici, colleghi, compagni di partito, che vissero con lui momenti della sua lunga carriera politica, istituzionale e culturale. Per aderire e lasciare una testimonianza si prega di scrivere a fondazione.aldoaniasi@gmail.com (rif. Progetto Mario Artali).
L’archivio è in fase di descrizione e riordino e si avvale del software Archimista.
Giornate di studi e convegni con call for contribution segnano le tappe per dare avvio allo studio delle carte di archivio e alla restituzione di studi e ricerche.
Biografia
Mario Artali (Bologna, 18 novembre 1938 – Milano, 1 gennaio 2023)
Mario Artali, laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano e con un master in Economia alla Bocconi fu uomo politico socialista, consigliere comunale di Milano, deputato della repubblica, dirigente di imprese pubbliche e animatore di associazioni culturali e della memoria.
Fu vicino ad Aldo Aniasi nel Circolo di via De Amicis 17 dalla fondazione, nel 1969, e poi lo presiedette a lungo fino alla sua scomparsa. Fu eletto deputato nel 1972, ma dopo una legislatura preferì dedicarsi a ruoli tecnici, in cui mettere a frutto i suoi studi. Fu apprezzato manager di Stato, nella chimica ENI e nell’agroalimentare IRI, inserendosi nella fondamentale stagione e esperienza dei manager pubblici. Mario Artali fu poi nell’industria farmaceutica, a fianco della famiglia Cavazza in un’altra eccellenza italiana, e nella Banca Popolare di Milano in un periodo complicato per tutte le banche popolari, alle prese con una finanza che cambiava repentinamente. Mario Artali fu inoltre, dal 2012, il primo presidente non partigiano della FIAP, consegnando un modo di interpretare il ruolo sempre legato alla dimensione culturale e plurale della resistenza.